Crm psicografico, comunicazione profilata e transizione verso il post-Covid


20-08-2021

Negli ultimi 20 anni abbiamo assistito a una veloce evoluzione del database marketing, sia in termini semantici, sia tecnologici, fino ai tempi più recenti dell’avvento dei big data che hanno aumentato le possibilità di conoscenza diretta dei clienti da parte delle aziende, ma, inevitabilmente, dal solo punto di vista fenomenico, ossia dal punto di vista del comportamento. Il cliente è così “osservabile” anche quando si tratta di una persona e non specificatamente di un cliente: è possibile sapere come si comporta sulla rete, come usa i social network, come usa gli strumenti di pagamento, come guida la sua autovettura e tanto altro.

In un moderno approccio al CRM il cliente deve essere immaginato come un essere umano, caratterizzato dai suoi valori personali, dotato di un sistema emozionale riconoscibile e modellabile, con delle aspettative e delle sensibilità misurabili per qualità e intensità. La “comunicazione del mondo che verrà” si basa su modelli psicografici di profilazione dei soggetti: valoriali, estetici, emozionali e di sensibilità a tecnologia e sostenibilità. Molti studiosi ritengono che sarà cruciale la decodifica psicologica con la quale le persone supereranno la pandemia e vivranno la “nuova normalità”. Ne parla sul n. 4 di MK Furio Camillo dell’Università di Bologna.

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